Fu un erudito sacerdote e scrittore.
Aveva degli ascendenti prossimi in Porto Valtravaglia. Il padre, Francesco
Maria, era notaio con beni ed interessi in Valtravaglia.
Il Vagliani fu un copioso scrittore e numerosi sono i libri che diede alle
stampe. Fra questi "Le rive del Verbano" edito nel 1710. E' una
"descrizione geografica, idrografica e genealogica nella quale si contiene
l'antichità delle famiglie nobili nate, originate, ed abitate in
dette rive. Li splendori della santità tramandati dalle virtù
de' santi. Le azzioni eroiche ... il vago, il grande, il delizioso de' borghi,
forti, castelli, ed isole, monti, valli e colli ..." come egli stesso
ebbe a scrivere nel sottotitolo della sua opera.
Di lui si conservano nell'Archivio di Domo. anche molte notizie sullo stato della parrocchia e delle sue chiese. Qui presentiamo il frontespizio di due sue altre opere, dal quale appare il suo incarico di "Rettore di Santa Maria di Domo Valtravaglia":
Al suo ingresso in parrocchia, nello "Stato presente" scrisse:
"Consiste la chiesa suddetta in una sola nave assai vasta e sufficiente
a capire da settecento in ottocento persone, chè tanti sono i sudditi
a detta Cura. Vien questa sostenuta da tre archi tra quali v'à un
soffitto legato in quadretti di tavole lariche".
Il presbiterio aveva la volta dipinta con le immagini dei quattro Evangelisti
e l'immagine di Dio Padre entro la mandorla mistica, e le pareti laterali
dipinte, la destra con l'immagine dell'Assunta, la sinistra con vecchie
pitture "la maggior parte delle quali è stata rubbata dal
tempo". Il campanile era sovrastato da una "guglia antica"
che minacciava ruina. Vi esistevano tre campane di cui una grossa "molto
nobile e sonora per la finezza del bronzo".
Morì a Domo nel 1721, dopo aver fatto testamento il 7 di marzo di quell'anno. A Ferragosto si era già insediato il suo successore, Stefano Bottacchi.