Don Giovanni Giuseppe Vagliani

Nato a Milano nel 1636 circa

Cappellano e coadiutore a Domo del curato Giovanni Antonio De Bonis

Parroco di Domo dal 29 settembre 1685 al 1721

 

Fu un erudito sacerdote e scrittore.

Aveva degli ascendenti prossimi in Porto Valtravaglia. Il padre, Francesco Maria, era notaio con beni ed interessi in Valtravaglia.
Il Vagliani fu un copioso scrittore e numerosi sono i libri che diede alle stampe. Fra questi "Le rive del Verbano" edito nel 1710. E' una "descrizione geografica, idrografica e genealogica nella quale si contiene l'antichità delle famiglie nobili nate, originate, ed abitate in dette rive. Li splendori della santità tramandati dalle virtù de' santi. Le azzioni eroiche ... il vago, il grande, il delizioso de' borghi, forti, castelli, ed isole, monti, valli e colli ..." come egli stesso ebbe a scrivere nel sottotitolo della sua opera.

Di lui si conservano nell'Archivio di Domo. anche molte notizie sullo stato della parrocchia e delle sue chiese. Qui presentiamo il frontespizio di due sue altre opere, dal quale appare il suo incarico di "Rettore di Santa Maria di Domo Valtravaglia":

Il Sommario delle vite degli Arcivescovi di Milano (1715)

 

La vita del Cardinal Federico Borromeo (1704)


Al suo ingresso in parrocchia, nello "Stato presente" scrisse:
"Consiste la chiesa suddetta in una sola nave assai vasta e sufficiente a capire da settecento in ottocento persone, chè tanti sono i sudditi a detta Cura. Vien questa sostenuta da tre archi tra quali v'à un soffitto legato in quadretti di tavole lariche".
Il presbiterio aveva la volta dipinta con le immagini dei quattro Evangelisti e l'immagine di Dio Padre entro la mandorla mistica, e le pareti laterali dipinte, la destra con l'immagine dell'Assunta, la sinistra con vecchie pitture "la maggior parte delle quali è stata rubbata dal tempo". Il campanile era sovrastato da una "guglia antica" che minacciava ruina. Vi esistevano tre campane di cui una grossa "molto nobile e sonora per la finezza del bronzo".

 

Una pagina del Registro dei Morti redatta in chiara grafia di pugno dal Vagliani nel 1716 con la sua firma:

Morì a Domo nel 1721, dopo aver fatto testamento il 7 di marzo di quell'anno. A Ferragosto si era già insediato il suo successore, Stefano Bottacchi.