Quando don Walter mi ha telefonato dicendomi che don Umberto, il segretario,
ha confermato la disponibilità del Cardinale a venire a Domo, secondo
l'invito che gli avevamo mandato lo scorso gennaio, sono rimasto senza parole.
Ho ricordato quel breve incontro avuto ad Agra, una mattina, davanti al
cancello del Monastero, quando abbiamo "bloccato" il nostro Arcivescovo
e la scorta dei Carabinieri. Lui era sceso dall'auto blu, fra la meraviglia
dei presenti e, riconoscendo nella Giannina un volto noto, ci ha sorriso,
ha messo i suoi occhi nei nostri occhi, le sue mani nelle nostre mani (un
po' come è sua abitudine, mentre parla con le persone le prende per
mano
). Abbiamo partecipato alla sua messa, poi gli abbiamo raccontato
di Domo, di don Walter, del nostro desiderio di averlo qualche ora tra noi,
a Domo, o a San Michele, nella chiesetta appena restaurata. Una promessa
ce l'aveva fatta, il suo segretario ha raccolto il nostro invito. Alla prima
occasione di poter mettere insieme un paio di incontri in zona. Si vedrà
Da quel mio restare senza parole, siamo passati tutti alla gioia di poter
far qualcosa per festeggiare l'evento. La "macchina" organizzativa
si è messa in moto, come sappiamo fare noi da tanti anni. Piccole
cose, ma sentite e fatte col cuore. Anzitutto la celebrazione della s. Messa,
un ripasso dei canti, una preghiera dei fedeli scritta per l'occasione,
qualche nota di colore sulla piazza (la festa è per tutti!). Si sono
aggiunti i ragazzi dell'oratorio con il loro saluto, un aperitivo per tutti.
Un po' come siamo abituati a fare per le nostre altre feste. Abbiamo pensato
di fare una piccola mostra in battistero e di stampare un'immagine ricordo
con la figura dei due vescovi, il card. Schuster che aveva consacrato la
nostra chiesa nel 1947 e il card. Tettamanzi che ne ricordava sessant'anni
dopo l'anniversario. Sullo sfondo la facciata della nostra chiesa, con la
nuova vetrata dell'Assunta illuminata.
I soliti volontari (grazie a loro!) hanno distribuito in tutte le case un
numero speciale del Notiziario, con l'invito a partecipare alla celebrazione
ed il programma. E per chi non la conoscesse, abbiamo anche inserito la
vita del Beato Card. Schuster. Poi un piccolo regalo, forse qualcuno penserà
inadatto ad un Cardinale, ma a noi è sembrato più confidenziale
e più familiare: un cesto di formaggi prodotti nella nostra Valtravaglia.
Genuini come lo siamo stati noi, ad accoglierlo e a sentirlo e farlo sentire
uno come noi, un po' più grande, più importante, ma pur sempre
fratello e papà. (Filippo Colombo)